ConTAMinAzione è il titolo del grande quadro in cui Vania Elettra Tam si è raffigurata in cima ad una scala, nell'atto di spolverare con deferenza l'oculo della camera picta mantegnesca. Titolo che ha "contaminato" l'intera antologica tenutasi al Palazzo della Ragione di Mantova nel 2017. Ma è anche una definizione del "modus operandi" dell’artista, che sta lavorando al l'attualizzazione di altri capolavori del passato. Si è già detto del Mantegna (ora nella collezione dei Musei Civici di Palazzo Te), cui si deve aggiungere una serie di opere dedicate a Leonardo, dove i personaggi vengono ritratti in una sorta di backstage mentre sarti, parrucchiere, estetiste li truccano e li agghindano secondo il volere del maestro. Così la "Dama con l'ermellino" diventa la "dama col bigodino", una casalinga frustrata come pure la Fornarina di Raffaello, raffigurata con guanti di gomma, alle prese con le faccende domestiche. Mentre la dama del Pollaiolo vede il proprio profilo deformarsi in oggetti tecnologici d'uso quotidiano quali trapani, tostapane, asciugacapelli ecc. Per ultimo l'inserimento della propria persona, intenta ad usare l'aspirapolvere all'interno di un dipinto di Picasso, mentre una custodia di violino lascia la bidimensionalità della tela e scivola a terra, a completare la complessa contaminazione. Pur considerando che tutti i lavori di Vania Elettra Tam sono da intendersi come delle contaminazioni, questo ciclo specificamente dedicato ai grandi del passato è presumibilmente la linea che l'artista adotterà in un prossimo futuro.